Questo inverno sta regalando splendidi tramonti e giornate rigide, con un clima abbastanza duro. Nelle valli bergamasche la neve è poca, ma c’è la temperatura perfetta per creare panorami di ghiaccio, come il lago di Endine dove nei fine settimana di gennaio, più di mille persone hanno avuto la possibilità di camminare sulle acque congelate.
Altre meraviglie della natura sono state create ed una di queste, che merita di essere vista è quella delle cascate di Vò.
Se durante l’estate è meta di turisti in cerca di refrigerio, in questa stagione diventano una colata di ghiaccio ed acqua, meraviglia per gli occhi di numerosi fotografi ed appassionati di montagna.
Questo scrigno di ghiaccio è nascosto in uno dei luoghi più belli e suggestivi delle Orobie, in Val di Scalve, raggiungibile grazie ad un facile e largo sentiero, percorso centinaia di anni fa dai “trafficanti” che valicavano il confine per raggiungere la vicina Valtellina. Il percorso sterrato è percorribile anche in mountain bike.
Per vedere questa meraviglia bisogna portarsi al confine delle Orobie, al cospetto della parte nord della Presolana e delle cime scalvine del Monte Venerocolo. Con mezz’ora di cammino e duecento metri di dislivello positivo, tra una vegetazione che si alterna di abeti rossi, pino mugo, ontani e noccioli, si creano ambienti incantevoli. La fauna è ricca di camosci ed altri animali selvatici, che di questa stagione sono difficili da scorgere anche al più bravo escursionista.
Lo spettacolo delle cascate lascia tutti sbalorditi, i suoi 25 metri di salto sono avvolti da sbuffi d’acqua e ghiaccio che vanno a creare giochi di colore strabilianti. Nel passato l’antica mulattiera veniva utilizzata per raggiungere “la reglana” un forno di fusione del minerale, del quale ne rimane solamente uno restaurato poco prima della cascata.
E’ un percorso adatto a tutti gli escursionisti e ad ogni tipo di famiglia, non presentando difficoltà è ideale per una gita fuori porta anche per i bambini.
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