
La Rinascita delle Vie Storiche della Valle Brembana
Al via il progetto di riqualifica e messa in rete delle Vie Priula, Taverna, Del Ferro e Mercatorum, percorsi storici della Valle Brembana.
“Vie storiche in Valle Brembana: un tuffo nella cultura tra montagna, natura e borghi” è questo il nome del progetto, nato dalla collaborazione tra Comunità Montana Valle Brembana e VisitBrembo, cofinanziato da Regione Lombardia nell’ambito della Misura Bando Viaggio in Lombardia.
Questa iniziativa ha l’obiettivo di rilanciare il patrimonio turistico, culturale e gastronomico del territorio e di mettere in rete i tracciati storici, con i rispettivi punti di interesse, che attraversano la Valle Brembana.
I Quattro Sentieri
Sono Quattro i Sentieri protagonisti dell’azione di valorizzazione:
• la Via Priula, che in origine collegava la Pianura Padana con la Valtellina, la Valchiavenna e l’oltralpe;
• la Via Taverna, che per secoli ha reso possibili i collegamenti con i territori della media e bassa Val Brembana e con i centri di Zogno e San Giovanni Bianco, attorniando le gole del torrente Brembilla;
• la Via Del Ferro, che collegava la Val Brembana alla Valtellina e alla Valsassina. Attraverso una serie di passi, tra cui il Passo S. Marco e i Piani di Bobbio;
• e la Via Mercatorum, “antenata” della Via Priula, che metteva in comunicazione la città di Bergamo con le comunità dei Grigioni e con il centro Europa.
Tra questi, il primo ad essere approfondito è la storica Via Priula. Il progetto prevede la definizione di un itinerario, turistico ed escursionistico, percorribile a piedi e in biciletta, seguendo le tracce dell’originario tracciato del 1594.
Il percorso, con partenza da Botta Sedrina e arrivo al Passo San Marco, copre una distanza complessiva di 45,670 chilometri, con un dislivello di 2.680 metri e un tempo di percorrenza a piedi di 16 ore e 5 minuti. Lo studio fissa circa 100 punti di interesse lungo il percorso tra cui: Sedrina, Zogno, San Pellegrino Terme, San Giovanni Bianco, Camerata Cornello, Lenna, Piazza Brembana, Olmo al Brembo, Mezzoldo.
Valle Brembana: una ricchezza da valorizzare e promuovere
Uno degli obiettivi del progetto Vie storiche in Valle Brembana è quello di “sostenere la ripresa economica degli operatori turistici vallari e, più in generale, dell’area della Valle Brembana – come spiega Andrea Paleni, Assessore al Turismo e Cultura della Comunità Montana Valle Brembana e prosegue – La connessione in essere tra il capoluogo di Bergamo e l’area delle Valli costituisce infatti una preziosa occasione di promozione reciproca, anche in vista dell’evento Bergamo-Brescia Capitali della Cultura 2023, in quanto permette la riscoperta di antiche tradizioni e luoghi che hanno fatto la storia del popolo bergamasco”.
L’iniziativa si rivolge a escursionisti, biker e amanti della montagna, nazionali e internazionali con lo scopo di renderla attrattiva oltre i confini vallari “La riscoperta delle tradizioni della cultura locale lungo le vie storiche sarà dunque affiancata dalla realizzazione di esperienze dinamiche, principalmente in bicicletta” come afferma Michele Pesenti, Presidente di VisitBrembo.
Un turismo nazionale e internazionale, quindi, per “promuovere i prodotti i prodotti turistici legati ai cammini, al turismo active e outdoor consente di accrescere la riconoscibilità e l’attrattività della Valle e al contempo di conservare il proprio carattere identitario” spiega Lara Magoni, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia.
Unire questi aspetti permetterà di generare un turismo sostenibile con benefici occupazionali per i territori montani della Val Brembana.
La Via Priula è solo l’inizio del progetto che verrà. Infatti, sono molte e variegate le azioni in programma.
Oltre alla fase di studio e mappatura, il progetto prevede, per esempio: la realizzazione di cartine, audioguide, sito e web app ufficiali; la creazione di educational tour e arredo urbano comprensivo di Selfie Point dislocati sui territori toccati dalla rete di vie; e la possibilità di noleggiare e-bike, supportata dall’installazione di apposite colonnine di ricarica nei Comuni aderenti.