
Da un recente monitoraggio effettuato dagli operatori dell’Agenzia di Tutela della Salute della città di Bergamo è emerso che le acque del lago D’Iseo sono state dichiarate “eccellenti” e di conseguenza utilizzabili senza rischio per la balneazione.
I controlli microbiologici sulla qualità dell’acqua di balneazione, come ogni anno, riguardano le 32 località bergamasche individuate sulla sponda bergamasca del lago d’Iseo, sul lago di Endine, sul laghetto Piangaiano di Endine Gaiano e sul laghetto Giudici di Rogno.
I risultati emersi dimostrano che la conta dei batteri presenti nelle acque del lago non risulta significativa rispetto ai limiti imposti dal Decreto Ministeriale attualmente in vigore. Di conseguenza le acque sono da considerarsi sicure.
Controlli e rilevamenti
Le operazioni di campionamento delle acque di balneazione del Lago hanno previsto, come da normativa, l’uso di due soli indicatori: escherichia coli e enterococchi che rappresentano la migliore corrispondenza possibile tra inquinamento e ripercussioni per la salute nelle acque destinate a scopi ricreativi (balneazione).
L’attività di campionamento delle acque del lago di Iseo è stata garantita dai tecnici del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’Ats di Bergamo, congiuntamente con le varie autorità e istituzioni interessate fra cui l’autorità di Bacino Lacuale dei Laghi di Iseo, Endine e Moro. I campioni per le analisi microbiologiche sono stati poi analizzati dai rispettivi Laboratori di Sanità Pubblica.
Il lago perfetto
Gli operatori addetti al controllo delle acque lacustri effettuano sul lago d’Iseo analisi a cadenza bimensile, durante la stagione balneare, mensile il resto dell’anno, mentre sui laghi ‘ minori’ il monitoraggio si svolge solo durante la stagione balneare e con cadenza mensile.
Il giudizio sulla qualità delle acque viene formulato attraverso un sistema di classificazione che prevede quattro classi di qualità: scarsa, sufficiente, buona, eccellente; tuttavia al fine di garantire un adeguato livello di tutela della salute dei bagnanti, a inizio stagione, viene fissato un “valore limite” oltre il quale si reputa necessario avviare l’obbligo di immediata adozione dei provvedimenti di divieto temporaneo di balneazione.