
Valli Bergamasche e cicloturismo: ecco 3 percorsi ancora poco conosciuti
Non è un caso che le Valli Bergamasche siano una delle mete preferite del cicloturismo.
Panorami mozzafiato, aria pulita, natura incontaminata e tipicità eno-gastronomiche da scoprire lungo gli itinerari.
In questo articolo, per gli amanti della bicicletta in montagna, approfondiremo 3 percorsi ancora poco conosciuti che si differenziano tra loro sia dal punto di vista paesaggistico che ciclistico.
I 3 itinerari in bici nelle Valli Bergamasche
Il percorso dei Laghi – 65,5 km; 1520 mt up; 5,5 ore
Il circuito dei Laghi è un percorso della durata di 5,5 ore, che inizia dall’orologio planetario di Clusone, per una lunghezza complessiva di 65,5 km, raggiungendo la quota massima di 1520 mt.
Pedalando ai piedi del Monte Polenta si pedala fino a Rovetta, per poi attraversare i 128 metri del Ponte Vecchio, conosciuto per essere il primo ponte costruito in cemento armato a struttura leggera in Europa.
Si prosegue fino a raggiungere Cerete Alto per poi prendere una ripida discesa che porta all’antico mulino di Cerete Basso. Ad accompagnarci in questo tratto dell’itinerario, la sponda incantevole del torrente Borlezza fino al bivio per il Santuario della Madonna della Torre, commissionato da Carlo Magno nell’801 per proteggere la sua cacciata dei Longobardi.
Poco più avanti, tra le fronde e le frasche, si scorge il Lago di Gaiano, una perla nascosta del territorio e il più piccolo lago a bassa quota della Lombardia.
Le viste suggestive del panorama naturalistico ci accompagnano fino al Lago di Iseo. Continuando a costeggiare la sponda bergamasca, sulla strada tra Riva di Solto e Lovere, tra pareti ripide a sinistra e la riva a destra, dandoci l’illusione di pedalare sull’acqua.
Da Lovere si sale per vie ripide e dirette, lungo la strada panoramica tra Cerate e Bossico. Mentre guadagniamo quota, possiamo voltarci indietro e ammirare la bellezza mozzafiato del Lago di Iseo.
La strada asfaltata principale ci riporta in Valle Borlezza dove si riprende la via secondaria percorsa al mattino.
Il percorso in Val di Scalve – 71 km; 2170 mt up; 6,5 ore
Lungo di 71 km, questo percorso tocca quote fino a 2170 metri, per una durata totale di 6,5 ore. Partendo da Onore la Val di Res, sulla sponda destra del torrente Gera, si raggiunge il comune di Castione della Presolana, tra le malghe e le baite fuori dal tempo.
In direzione Passo della Presolana, la salita tocca al suo culmine i 1297 metri di quota, passante per Dorga, tra i rilievi montuosi della Regina delle Orobie, si giunge alla “Sponda”. Questa strada ripida, molto conosciuta per essere una delle tappe del Giro d’Italia e anche per famoso passaggio di borraccia tra Bartali e Coppi, ci porta in Val di Scalve.
Il percorso prosegue dal comune di Dezzo fino a quello di Azzone, entrando nella Riserva Naturale Regionale “Boschi del Giovetto di Paline”. Trai i boschi di abete rosso e i suggestivi versanti scolpiti dalle azioni dei ghiacciai, si chiude l’anello del parco con una rapida discesa che ci prepara ad affrontare la Sponda, questa volta in salita.
Poco prima di passare al versante opposto della collina e tornare al Passo della Presolana, si devia fino ad arrivare al Salto degli Sposi, dov’è possibile perdersi nella vista senza eguali della vallata dominata dal Pizzo Camino e scoprire la storia della coppia di artisti polacchi che decisero di donare il loro amore all’eternità gettandosi abbracciati nel vuoto.
La strada piacevolmente sterrata ed in leggera discesa porta fino ai prati di Castelo Orsetto, ai piedi delle piste da Sci del comprensorio del Monte Pora. Da qui la strada riporta a Dorga e scende nuovamente verso Clusone.
Il percorso in Val Seriana – 85 km; 2190 mt up; 7,5 ore
L’itinerario più impegnativo tra quelli scelti, per una durata di 7,5 ore, per 85 km di lunghezza ed un’altitudine massima di 2190 metri.
Il primo tratto è quasi completamente asfaltato. Inizia dalla ciclabile della Valle Seriana che segue il tracciato della vecchia linea ferroviaria, trovando riparo prima nella Pineta di Clusone, poi tra le fattorie e Ponte Nossa sulle sponde del fiume Serio, fino a raggiungere il comune di Cene.
Da qui, si sale pedalando verso la Valle Rossa: la strada è ora sterrato e cemento immersa in un bosco fino a raggiungere Ranzanico. In questo punto, inizia la salita alla Forcella di Ranzanico che offre un panorama silenzioso e incantevole sulla Val Cavallina e il Lago di Endine.
Dalla Forcella la strada è caratterizzata da un lungo sali-scendi che elude il monte Sparavera aggirandolo. Dall’antica Via della Lana si giunge alla roccaforte partigiana Malga Lunga, che prosegue in una bellissima discesa attraverso la Valle Piana fino a Casnigo.
Da Colzate è possibile tornare a Clusone attraverso la ciclabile. Invece, per gli instancabili, è possibile salire fino al Santuario di San Patrizio, unico in Italia dedicato al patrono d’Irlanda.
Si prosegue fino alla località Barbata al cospetto del severo monte Alben. Qui una mulattiera ci porta in Val del Riso, dove si imbocca nuovamente la ciclabile della Val Seriana, direzione Clusone.
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